Aggiornamento odierno … niente di nuovo: sempre sul profilo di mobilità della curva in blu (plot b).
Mese: Luglio 2021
Report 22 Luglio 2021
Prosegue la salita della mobilità. Abbiamo ormai persino superato i valori dell’estate dello scorso anno. Grazie alle vaccinazioni il sistema tiene!
Italia e Sicilia 21 Luglio 2021
Gli scenari simulati tendono a stabilizzarsi. L’ipotesi che la variante delta altro non sia che la versione summer-resistant della variante alfa tiene. In queste condizioni, le prospettive non sono così negative, anzi!
Italia 19 Luglio 2021
Nel lanciare la simulazione con il dato del 19 Luglio, i tempi caratteristici sono stati riportati al loro valore costante, usato sin dall’inizio della pandemia (plot i). Soltanto il tasso di ospedalizzazione (plot f) viene fatto diminuire proporzionalmente al tasso di vaccinazione prima dose degli ultrasessantenni (questo consente di mantenere il numero dei positivi simulati ad un valore sempre non inferiore agli effettivi misurati, plot e).
Ricordiamo che la diminuzione dei tempi caratteristici era stata introdotta per far sì che la mobilità ricavata dal fit ai dati degli ospedalizzati non diminuisse (anziché aumentare) mano a mano che venivano allentate le restrizioni (plot b). In realtà, secondo l’ipotesi recentemente discussa, la diminuzione apparente della mobilità, osservata fino a fine Giugno, altro non è che l’evidenza della progressiva diminuzione della sezione d’urto di contagio della variante alfa procedendo verso l’estate. Questa diminuzione apparente (nel prodotto tra il coefficiente di diffusione e la sezione d’urto, è in realtà quest’ultima che sta diminuendo) appare evidente nella regione tra le due frecce nel plot b dell’Italia. Il mantenimento ai propri valori costanti dei tempi caratteristici (di ospedalizzazione e di negativizzazione dei non ospedalizzati) fa sì che la mobilità risalga, per la transizione dal giallo al bianco, su valori più contenuti rispetto alle simulazioni mostrate nei giorni scorsi.
Proprio il fatto che il sistema sta rispondendo in modo così reattivo alla transizione giallo-bianco è indice, secondo questa descrizione, dell’avvento della variante delta con il conseguente ripristino della sezione d’urto del contagio al valore caratteristico della alfa quando questa circolava prima dell’estate.
Da questo momento i tempi caratteristici saranno mantenuti costanti seguendo gli sviluppi della situazione.
Variante delta vs variante alfa
Torniamo ancora sul discorso della variazione di trasmissibilità delle diverse varianti. Con i dati attuali, il modello permette di concludere che le cose stiano come segue.
a) la variante alfa ha iniziato a subire l’effetto della bella stagione più o meno a fine aprile, manifestando una progressiva diminuzione della propria distanza di trasmissibilità (come peraltro è successo nel 2020 alla versione standard del virus). La distanza di trasmissibilità della versione alfa ha cominciato a diminuire a fine aprile in modo progressivo: questo spiega (vedi figura allegata) il motivo per il quale la transizione dall’arancione al giallo, nelle misure di restrizione della mobilità, non hanno determinato l’atteso significativo innalzamento nel numero di incontri giornalieri (la zona tra le due linee verticali in figura). Bisogna ricordare, infatti, che nel modello la velocità di trasmissione del contagio è data dal prodotto del coefficiente di diffusione, D, per la sezione d’urto, S, (proporzionale al quadrato della distanza di trasmissibilità, appunto): mentre, dunque, allento le misure di restrizione, i numeri del contagio non possono che risalire ma se, nel contempo, la probabilità del singolo evento d’infezione diminuisce (per effetto della bella stagione), si avrà un controbilanciamento e se, nel calcolo, questa probabilità viene mantenuta costante, vedremo un coefficiente di diffusione che non riesce a salire come ci aspetterebbe in conseguenza dell’allentamento delle misure. Poco importa perché, ripetiamo, la dinamica del processo è controllata dal prodotto DxS.
b) la variante delta altro non è che la versione Summer-Resistant della alfa. Si è sviluppata in India, grazie ad una situazione iniziale abbastanza fuori controllo, in condizioni ambientali alle quali in Europa ci avviciniamo solo nel periodo estivo, appunto. Essa ha la stessa trasmissibilità, secondo quando deduciamo dal nostro modello, della variante alfa quando questa circolava in inverno-primavera da noi (soprattutto in Gran Bretagna). Non poteva, in quel periodo, prendere il sopravvento in Europa proprio perché la distanza di trasmissibilità è la stessa. Ha semplicemente atteso che, a causa dell’approssimarsi della stagione calda in Europa, la variante alfa manifestasse, come detto, la diminuzione della propria distanza di trasmissibilità. A quel punto ha iniziato a progredire, pur con un valore della distanza di trasmissibilità pressoché uguale a quello della variante alfa quando quest’ultima circolava in inverno-primavera.
c) Conclusione. La variante delta mantiene la distanza di trasmissibilità dell’alfa ed è non corretto aumentarne ulteriormente il suo valore assoluto. Bisogna entrare nell’ottica, cioè, che tutte le volte che subentra una nuova variante questo possa essere dovuto ad un effettivo incremento della distanza di trasmissibilità della nuova rispetto alla precedente, o, più semplicemente ad una diminuzione della distanza di trasmissibilità della precedente rispetto alla nuova. Questo spiega: i) l’apparente aumento di trasmissibilità della variante delta (falso, è la distanza di trasmissibilità dell’alfa che sta scendendo); ii) la transizione arancione giallo non ha prodotto, nell’applicazione del modello, l’atteso aumento del numero di incontri giornalieri ma, in realtà, l’aumento c’è stato, mascherato dalla concomitante diminuzione della distanza di trasmissibilità della alfa; iii) sarebbe andato tutto bene ma, a quel punto, è, appunto, entrata in gioco la versione Summer-Resistant della alfa, cioè la variante delta, che ha riportato la distanza di trasmissibilità al valore consueto della alfa (quando circolava in inverno-primavera); iv) quest’ultima circostanza permette di descrivere molto bene il transiente così abrupt della risalita nel numero di incontri medi giornalieri associato alla transizione dal giallo al bianco.
Italia e Sicilia 16 Luglio 2021
Nuovo aggiornamento … ancora su, sulla curva di mobilità in blu. Si ritiene che gli effetti che stiamo osservando siano in gran parte dominati dalla transizione dal giallo al bianco nelle misure di contenimento, molto più che non l’impatto della nuova variante.
Italia 11 Luglio 2021
Al momento sembra che il trend che osserviamo possa essere semplicemente spiegato in termini di innalzamento del numero medio di incontri giornalieri, conseguente alla transizione dal giallo al bianco. Le Regioni più a rischio: Abruzzo, Sardegna, Sicilia e anche il Veneto. L’ancora modesto impatto sugli ospedali è modellato, come detto, introducendo la riduzione del tasso di ospedalizzazione e dei tempi caratteristici di guarigione come conseguenza delle vaccinazioni (prime dosi) degli ultrasessantenni. Per l’Italia nel suo complesso abbiamo un certo margine per cui la salita della mobilità produca effetti tutto sommato ancora contenuti (curve in blu nel grafico dell’Italia).
Italia (e Sicilia) 10 Luglio 2021
Riprendiamo a seguire con assiduità l’andamento dei dati in questa strana fase di “non diminuzione”. Da un po’ di settimane a questa parte, è stato necessario introdurre una variazione temporale del tasso di ospedalizzazione (plot f) e dei tempi caratteristici di guarigione e di ospedalizzazione (plot i), strettamente dipendente dal numero di vaccinati ultrasessantenni con la prima dose (plot c). Questa variazione dà conto della diminuzione dell’impatto sul numero di ospedalizzati conseguente, appunto, all’aumento del numero di vaccinati (già con la prima dose). Si osserva nettamente (plot b) l’aumento del numero medio di incontri giornalieri associato al cambio di colore: dal giallo al bianco. Le curve in blu nel grafico dell’Italia sono il risultato della simulazione con aumento della mobilità fino a 300 incontri medi giornalieri. Si nota il conseguente aumento di RT (plot g) che, però, rimane al di sotto di uno.