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Italia e la variante omicron

Abbiamo introdotto l’impatto di omicron con un incremento della distanza di trasmissibilità di circa il 50% rispetto alla delta (questo comporta che l’incidenza di omicron ha raggiunto il 30% circa della popolazione di contagiati). La curva di mobilità rimane piatta, soprattutto grazie al fatto di aver tenuto conto della perdita di immunizzazione nei vaccinati controbilanciato dalle dosi booster. Per fittare bene i dati bisogna inoltre abbassare di un ulteriore fattore 3 il tasso di ospedalizzazione per i contagiati con variante omicron. Nella figura allegata: in arancione i risultati con omicron, in nero quelli senza. Viene fuori che, grazie al fatto che omicron si sta diffondendo tantissimo, tendiamo più rapidamente a raggiungere il livello di immunità sopra il 90%.

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Italia 25 Dicembre 2021

Grazie al modello, è stato possibile verificare che la modalità più efficace per riportare le curve di mobilità ad un valore di steady state (caratteristico del periodo che stiamo sperimentando) è quella di introdurre la perdita di efficacia delle vaccinazioni azioni attraverso una legge di decadimento esponenziale del tipo exp(-t/tc). Abbiamo posto tc = 365 giorni. Il modello calcola di conseguenza il numero di persone che vaccinate al tempo t0 perdono l’immunizzazione al tempo t1, prendendo in considerazione la suddetta legge esponenziale. Ovviamente si tiene anche conto che al tempo t1 un certo numero di vaccinati ricevono la dose booster che riporta lo stato di immunizzazione al suo massimo valore.
La curva in nero è quella che si ottiene senza tenere conto della perdita di immunizzazione; la curva in rosso è il risultato includendo perdita di immunizzazione ed effetto dose booster.