L’algoritmo scova, adesso, in modo completamente automatico, le Regioni che mostrano anomalie riconducibili alla presenza della variante.
Funziona così. Per tutte le Regione viene ricavato, dai dati sperimentali, l’andamento temporale della mobilità delle persone. Se si osserva, per qualche Regione, un significativo aumento della mobilità negli ultimi giorni, il modello introduce automaticamente la presenza di una variante con trasmissibilità tale da riportare la mobilità stessa ad un valore il più possibile costante e tipico del periodo. Il senso è questo: l’aumento dei casi in quelle Regioni, può essere dovuto: i) ad un “fuori tutti” (mobilità che aumenta perché le persone hanno deciso di darsi alle pazze gioie); ii) oppure, ipotesi più probabile, alla presenza di una variante con maggiore trasmissibilità, principale responsabile dell’aumento dei casi.
Le Regioni che, al 17 Febbraio 2021, hanno manifestato un comportamento riconducibile alla presenza della variante sono: Abruzzo, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e le due province autonome di Bolzano e Trento. Dai calcoli si ricava che la variante era presente nell’1% dei positivi al virus già il 1° Dicembre 2020 e che la trasmissibilità (distanza entro cui si può essere infettati incrociando un positivo) è il 41% più alta.
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